giovedì 29 settembre 2011

UNO SPECCHIO TRA LE ROCCE: IL LAGO DI NASTA

Valle Gesso: Vallone della Valletta
Partenza: Pian della Casa (m.1762)
Arrivo: Lago di Nasta (m.2800)
Dislivello: m.1038
Difficoltà: Facile
Note: il tratto dal rifugio al lago si svolge su pietraia, affrontato senza fretta non presenta difficoltà.

 Da molto tempo non ero più stato al Pian della Casa in valle Gesso così domenica 11 settembre ho scelto il bel vallone della Valletta per la mia gita e,tra i vari itinerari ho optato per la salita al rifugio Remondino ed al lago di Nasta. Come d'abitudine sono partito prestissimo arrivando alle Terme di Valdieri quando era ancora buio. Un giro nell'area delle Terme, deserte, e via nella tenebrosa strada del vallone.

sabato 27 agosto 2011

ESCURSIONE AI PASSI DI LOSETTA E VALLANTA

Valle Varaita: Vallone di Vallanta
Partenza: Borgata Castello (m.1603)
Arrivo: Cima di Losetta (m.3054)
Dislivello: m. 1451
Difficoltà: impegnativa, per spostamento e dislivello.
Note: la facile vetta ripaga la fatica con un panorama eccezionale.

Martedì 16 agosto ho programmato un'escursione impegnativa, la salita al rifugio Vallanta con anello in quota con tappa finale la Cima di Losetta, un tremila privo di difficoltà molto panoramico.
Mi aspetta un lungo spostamento e un dislivello di oltre 1400 metri per cui parto prestissimo da Cuneo alla volta di Castello di Pontechianale, punto di partenza del mio itinerario. Suggestivo il paesino ancora addormentato con i riflessi delle luci sul lago! Il sentiero o meglio, la mulattiera parte (paline) di fianco alla bella chiesetta in centro al paese e dopo qualche decina di metri prende subito quota ripida; tutto il percorso sarà un alternarsi di salite e bei tratti in piano. Si cammina ai margini del bosco dell'Alevé.

domenica 24 luglio 2011

AL COLLE DELLA LOMBARDA LUNGO LA STRADA EX MILITARE DI FONDOVALLE

Valle Stura: Vallone di Sant'Anna di Vinadio
Partenza: Bivio S.Anna-Lombarda presso la fontana Luigi (m.1850)
Arrivo: Colle della Lombarda (m.2351)
Dislivello: m.501
Difficoltà: Facile
Note: Itinerario insolito per il colle di grande interesse paesaggistico
Vallone di Orgials
Il vallone di Sant'Anna di Vinadio offre innumerevoli possibilità per facili passeggiate e per escursioni più o meno impegnative. Dal Santuario si può raggiungere il colle della Lombarda addirittura in auto dando modo a chi non vuole o non può camminare, di ammirare il panorama offerto dalla bella strada in quota sul versante destro del vallone che qui prende il nome di Orgials. Oppure dal versante opposto attraverso un percorso lungo l'ampia cresta della Moravacciera ancora più panoramico. C'è un'altro itinerario che evita le auto e l'affollamento estivo, adatto proprio a tutti per la bassa pendenza costante su tutto il tragitto, su bel fondo: si tratta della vecchia rotabile militare di fondovalle che inizia dallo slargo della fontana Luigi poco oltre il bivio per la Lombarda (m.1850 circa).

domenica 26 giugno 2011

ESCURSIONE AL COLLE DI CERVETTO E CIMA DI CROSA

Valle Varaita: Becetto
Partenza: borgata Ruà (m.1536)
Arrivo: Cima di Crosa (m.2531)
Dislivello: m.995
Difficoltà: facile
Note: itinerario di grande interesse naturalistico e storico per la presenza in quota di un accampamento francese settecentesco.
Cima di Crosa
Dopo tanta pioggia finalmente mercoledì 15 posso partire per la mia gita in valle Varaita, la giornata
é abbastanza bella quando parto per borgata Ruà di Sampeyre (m.1536); quando arrivo é come se avessi fatto un salto in avanti nel tempo passando direttamente dalla primavera all'autunno: cielo coperto e velatura settembrina. A ricordarmi che siamo (o dovremmo essere) nella bella stagione, una natura nel pieno del suo vigore, un segnale indica l'inizio della strada per il colle, m'incammino di fianco ad un prato ricoperto di fiori di ogni genere che nascondono addirittura il verde dell'erba, lo immortalerò al ritorno quando ci sarà sicuramente il sole.

domenica 5 giugno 2011

IL VALLONE DI UNERZIO

Le valli cuneesi, alle quali aggiungerei anche la valle Roya perchè per vari motivi un po' nostra lo è, hanno ognuna delle caratteristiche che le differenziano. Così non si può dire quale sia la più bella in assoluto. Se però prendiamo in considerazione una singola valle, forse possiamo confrontare i vari valloni che si diramano da essa e trovarne uno più bello. Molta gente infatti ha una zona preferita in una precisa valle e vi si reca spesso e volentieri; c'è chi va sempre al Valasco oppure alle Gorre o ancora a Sant. Anna di Vinadio. Io a S. Anna ci vado almeno tre volte l'anno a piedi o in auto e la frase che ho inserito all'inizio del mio profilo, “rubata” ad uno spot televisivo, l'ho scelta proprio pensando alle molte gite a S. Anna: penso di conoscere molto bene quel vallone e ogni volta scopro sempre qualcosa di nuovo, magari una piccola cosa che a molti può non dire niente ma a me dice moltissimo perché racconta qualcosa di quel luogo.

Ogni volta è come la prima volta: ci sono dettagli che non finisci mai di scoprire.


Ogni mia escursione mi fa scoprire posti molto belli però posso dire che il vallone di Unerzio è il luogo più bello della valle Maira e, forse, di tutte le nostre valli. Cosa ha di così speciale questo angolo della valle ai miei occhi? Innanzi tutto il netto contrasto tra il verde intenso dei boschi e le rocce che si innalzano sopra di essi, in questo scenario quattro minuscoli villaggi sul fondovalle accompagnano la salita lungo la stradina a mezza costa, una vecchia rotabile militare che offre un assaggio panoramico stupendo. E proprio questa stradina è un'altra attrattiva per me: ho detto strada militare e in quanto tale conduce in una zona ricca di storia relativa all'ultima guerra. Salendo l'ultimo tratto di strada (sterrato) si incontrano tutta una serie di deviazioni di sentieri molti dei quali di origine militare fino ad arrivare alla località Prato Ciorliero (m.1955), qui dopo aver ammirato la sua bellezza, una più attenta osservazione permette di scoprire molti di questi sentieri che si arrampicano in posti impossibili per raggiungere casermette e postazioni strategiche. Un lavoro enorme che spiega l'importanza di quest'area. Da qui si potevano raggiungere i colli a ridosso della frontiera, molte mulattiere permettevano rapidi collegamenti con la valle Stura.

Testata del vallone - al centro si vede il ricovero militare Escalon

Partendo dal vallone dell'Arma (Demonte), si può arrivare al colle della Maddalena attraverso i colli Valcavera, Gardetta e Scaletta e potendo fare anche le varie deviazioni che si incontrano, sarebbe un
interessantissimo trekking per conoscere il Vallo Alpino; lungo questo itinerario si incontrano moltissime casermette, bunker (opere), acquedotti, vasche, fili spinati e altro ancora.
Il fascino triste e romantico di tutto questo si può vedere salendo alla soprastante Comba Emanuel sul sentiero per il colle Oserot. Questo sentiero dal versante orografico destro permette di vedere quel che resta dell'ampia carrareccia sul lato opposto. In più punti questa strada è stata inghiottita sotto le gigantesche colate detritiche del monte Oserot; io credo che li sotto siano ancora intatte, la montagna le conserverà per sempre anche quando non rimarrà più memoria di esse.
Ecco perché amo il vallone di Unerzio, un angolo delle nostre Alpi di grande bellezza paesaggistica
e ricchissimo di storia da studiare e ricordare.

Bibliografia:  Marco Boglione-"Le strade dei cannoni"-Blu edizioni
                   Pier Giorgio Corino-"Valle Stura fortificata"-Melli\Borgone

sabato 28 maggio 2011

UNA GIORNATA NEL BELLISSIMO VALLONE DI UNERZIO

Valle Maira: Vallone di Unerzio
Partenza: Viviere-bivio Colle Ciarbonet (m.1750 circa)
Arrivo: Passo della Gardetta (m.2437)
Dislivello: m. 700 circa
Difficoltà: Facile
Note: Escursione appagante in un ambiente ricco di storia
Pianoro della Gardetta

Il passo della Gardetta è un balcone panoramico sul vasto pianoro omonimo, una sorta di valle sospesa prolungamento del vallone dell'Arma. Si può raggiungere dalla valle Stura (dal colle Valcavera oppure dalla valle Maira risalendo il vallone del Preit; oppure ancora dal magico vallone di Unerzio che parte sul versante idrografico destro del Maira all'ingresso di Acceglio.

martedì 10 maggio 2011

ESCURSIONE CON LE CIASTRE AI LAGHI DI COLLALUNGA

Valle Stura - Vallone di San Bernolfo
Partenza - San Bernolfo (m.1663)
Arrivo - Laghi di Collalunga (m.2436)
Dislivello - m.773
Difficoltà - Media
Note - Una "classica" in veste invernale.

In un bel posto si torna sempre volentieri e, in valle Stura, il vallone di San Bernolfo è senza dubbio uno di questi. Salendo da Bagni di Vinadio si arriva al "capolinea" stradale poco sotto l'ultima caratteristica borgata
di San Bernolfo (m.1702), un minuscolo villaggio che conserva ancora tracce architettoniche inusuali nelle nostre montagne: la tipologia di queste case si trova piuttosto nelle alpi orientali e non si hanno notizie precise sul perchè di questa curiosità. Da qui partono sentieri e strade per varie interessanti escursioni.

venerdì 29 aprile 2011

ESCURSIONE AI LAGHI DEL FRISSON E PASSO DELLA MENA


Valle Vermenagna - Val Grande
Partenza: Palanfrè (m.1379)
Arrivo: Passo della Mena (m.2197)
Dislivello: m.818
Difficoltà: media
Note: L'elegante sagoma del monte Frisson fa da sfondo ad una natura rigogliosa.

Dopo una settimana soleggiata, domenica mattina 6 giugno il cielo non era molto bello quando sono partito alla volta di Palanfré per un'escursione ai laghi del Frisson.
C'ero già stato anni fa e ricordavo ancora la bellezza di quella valle.
Non ricordavo però che la borgata di Palanfré fosse così bella, le case in pietra e legno tutte ben tenute rendono il paese molto accogliente. Un bell'esempio da imitare.
Poco oltre il villaggio si entra subito nella famosa faggeta, si cammina su un letto di foglie in questo fittissimo bosco dall'aspetto un po' misterioso e, una volta fuori, si raggiunge il gias Piamian. Il sentiero prosegue risalendo un costone maltrattato dalle valanghe delle quali rimane ancora qualche traccia, due lingue di neve da attraversare
senza difficoltà.

ESCURSIONE CON LE CIASTRE NEL VALLONE DI GILBA


Borgata Danna


Bella gita sul panoramicissimo Bric la Costa in valle Varaita


La bella gita di domenica 7 febbraio, ho cominciato ad assaporarla già da venerdì
gustandomi la bella nevicata che avrebbe “addobbato” il paesaggio. Sabato sera un cielo limpido come come un cristallo completava lo scenario. L'ultimo ingrediente:
il sottoscritto con le ciastre in partenza domenica alle 8,00 diretto in valle Varaita;
meta il pittoresco vallone di Gilba a monte di Brossasco per un' escursione al colle di Gilba e salita al panoramicissimo Bric la Costa.

giovedì 28 aprile 2011

ESCURSIONE IN UN AMBIENTE IN CUI IL MARE E LA MONTAGNA SI CONTENDONO IL PAESAGGIO

Domenica 03-04-2011
Valle Roya: Fontan
Partenza: dai pressi del viadotto ferroviario di Scarassoui (m.483)
Arrivo: borgata Granile (m.1026)
Dislivello: m.543
Difficoltà: facile
Note: Alcuni pannelli esplicativi aiutano a conoscere la vegetazione locale (sono in francese!).
Il bel viadotto ferroviario di Scarassoui non disturba anzi, si inserisce molto bene nel paesaggio delle “Gorges de Bergue”. Il tratto di strada che collega San 
Dalmazzo di Tenda con Fontan é forse il più suggestivo della valle: un lungo canyon formato in successione dalle gorge di Paganin, Bergue e Saorge. Percorrendo la strada si rimane colpiti dalla sua bellezza, si comprende la forza dirompente del Roya che ha creato questi anfratti nel corso di migliaia di anni.

lunedì 25 aprile 2011

PASSEGGIATA ALLA SCOPERTA DELLE BORGATE DI STROPPO


Valle Maira – Stroppo
Dislivello: m. 563
Difficoltà: molto facile
Note: passeggiata adatta a tutti, interessante osservare l'architettura delle abitazioni.
Dopo una settimana di neve il cielo sereno è un invito troppo forte ad uscire. Sarebbe stata mia intenzione salire fino a Marmora per una giornata sulle ciastre ma, essendo partito tardi da casa,
Dove andare? Ogni deviazione è 
buona per fermarsi, ogni stradina che
sale ai vari valloni laterali conduce
a molte piccole borgate; una più bella
dell'altra. Quando finalmente raggiungo Bassura di Stroppo, è un
attimo: svolto sulla strada per  Elva 
e mi fermo. Mi ricordo che ogni volta
che scendo dall'alta valle resto sempre affascinato da quelle tre chiese poste su tre poggi, una sull'altra. Tre sorelle a guardia della valle,  testimonianze di una fede molto profonda, 
un forte sostegno spirituale per la gente che viveva in questi luoghi così “difficili”.
 Oggi sono comunque in pochi a risiedere in questi luoghi ma un tempo tutti questi territori erano densamente popolati, a noi può sembrare curioso che, ad esempio, a Morinesio ci fosse una scuola. Un altro aspetto sicuramente lodevole è la cura con la quale vengono mantenute, ristrutturate o addirittura costruite nuove le abitazioni: in pieno rispetto dell'architettura tradizionale delle case di montagna dove il legno e la pietra sono protagonisti. Salendo tranquillamente lungo la
strada ho visto quanto viva fosse questa valle: