domenica 24 luglio 2011

AL COLLE DELLA LOMBARDA LUNGO LA STRADA EX MILITARE DI FONDOVALLE

Valle Stura: Vallone di Sant'Anna di Vinadio
Partenza: Bivio S.Anna-Lombarda presso la fontana Luigi (m.1850)
Arrivo: Colle della Lombarda (m.2351)
Dislivello: m.501
Difficoltà: Facile
Note: Itinerario insolito per il colle di grande interesse paesaggistico
Vallone di Orgials
Il vallone di Sant'Anna di Vinadio offre innumerevoli possibilità per facili passeggiate e per escursioni più o meno impegnative. Dal Santuario si può raggiungere il colle della Lombarda addirittura in auto dando modo a chi non vuole o non può camminare, di ammirare il panorama offerto dalla bella strada in quota sul versante destro del vallone che qui prende il nome di Orgials. Oppure dal versante opposto attraverso un percorso lungo l'ampia cresta della Moravacciera ancora più panoramico. C'è un'altro itinerario che evita le auto e l'affollamento estivo, adatto proprio a tutti per la bassa pendenza costante su tutto il tragitto, su bel fondo: si tratta della vecchia rotabile militare di fondovalle che inizia dallo slargo della fontana Luigi poco oltre il bivio per la Lombarda (m.1850 circa).

Tratto iniziale della strada: Il Santuario già illumunato dal sole



Tratto iniziale della strada



Insolità vista sul Santuario lontano





 Nelle mie mille salite a Sant'Anna, sbinocolando su questa strada, non ho mai (o quasi) visto nessuno e non capisco il perché. Io ho scelto questo percorso lunedì 11 luglio principalmente perché volevo vedere un'opera del vallo alpino, questa ex militare, che non conoscevo ed ho avuto modo di scoprire un angolo di pace molto bello reso più piacevole da una fioritura quest'anno particolarmente generosa. All'inizio si cammina tra i larici fino poco oltre il gias Margheria (m.1908) dove il bosco lascia il posto ad ampi pascoli nei quali fanno mostra di se molti gigli Martagone, non ne avevo mai visti così tanti tutti insieme! In mezzo a

Giglio Martagone...

...uno dei più bei fiori delle nostre alpi...

...elegante e raro.



tutta questa natura corre la strada militare, lunghi tratti ottimamente conservati permettono di capire come erano strutturate queste strade che dovevano sopportare le difficili condizioni ambientali di montagna. E' d'obbligo, dopo un'ora e mezza di cammino, discendere sulla deviazione che porta alla stazione della teleferica (altra mastodontica opera che partendo da Pratolungo serviva i colli della Lombarda e del Lausfer), per osservare le canaline di scolo delle acque; interessante anche la visita della stazione: dalle sue finestre si aprono begli scorci sul Santuario lontano.

Stazione della teleferica raggiunta dalla strada ancora integra

Il colle dall'interno della stazione

Particolare del muro "decorato" dopo il ponte

 Proseguendo si arriva in breve ad un bivio (m.2100): si può salire direttamente al colle superando i numerosi tornanti oppure prendere a destra il lungo tornante che sale attraverso la località Las Planas, costruito proprio per evitare i tornanti della strada principale. Decido per la svolta, farò i tornanti al ritorno percorrendo così l'intera strada con un piccolo anello. Da notare subito due particolari: il ponte sul rio Orgials
e il primo tratto di strada “chiuso” tra due alti muri di sostegno curiosamente decorati.

I tornanti che salgono direttamente al colle


Vista d'insieme sui tornanti

Passo e cima di Orgials


 Camminando tra rododendri, larici e pietraie ho modo di osservare sul versante opposto il colle dei Morti, il passo di Orgials e la cima della Lombarda illuminati da un sole bellissimo. A tratti incontro delle frane che stanno cancellando, o meglio, nascondendo la strada. Finalmente dopo meno di tre ore (comprensive di lunghe pause) arrivo al colle della Lombarda (m.2351), molte persone in transito si fermano qui, il luogo é molto bello.


Il Colle della Lombarda

Le caratteristiche "trune" al colle
 Dopo uno spuntino vado in esplorazione a monte delle vecchie “trune” che ormai sono diventate il simbolo del colle, dove trovo due ingressi di quelli che erano ricoveri militari in caverna, uno é ormai ostruito dalle frane e l'altro ancora libero ma di difficile accesso sempre per le frane. Anche in questo caso la montagna custodirà dentro di sé questi reperti per lungo tempo, oltre la nostra memoria. Ben visibili e visitabili i due bunker a difesa del colle, naturalmente prima di addentrarsi in queste opere bisogna accertarsi delle condizioni in cui si trovano e munirsi di fonti di illuminazione.
Dopo un'appagante giornata non mi resta che tornare seguendo i tornanti tralasciati all'andata; mi attende ancora una sorpresa: poco sotto al colle l'ingresso di un tunnel stradale che per le vicende belliche non fu mai portato a termine. Chissà, se il tunnel fosse agibile ancora oggi forse darebbe maggiore importanza alla strada così le amministrazioni locali eviterebbero certe situazioni imbarazzanti...Chi l'avrebbe mai detto, quante cose da scoprire percorrendo il meno frequentato degli itinerari nel vallone di Sant'Anna, un'escursione senz'altro da mettere in programma.

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