Valle Varaita: Vallone di Vallanta
Partenza: Borgata Castello (m.1603)
Arrivo: Cima di Losetta (m.3054)
Dislivello: m. 1451
Difficoltà: impegnativa, per spostamento e dislivello.
Note: la facile vetta ripaga la fatica con un panorama eccezionale.
Martedì 16 agosto ho programmato un'escursione impegnativa, la salita al rifugio Vallanta con anello in quota con tappa finale la Cima di Losetta, un tremila privo di difficoltà molto panoramico. Mi aspetta un lungo spostamento e un dislivello di oltre 1400 metri per cui parto prestissimo da Cuneo alla volta di Castello di Pontechianale, punto di partenza del mio itinerario. Suggestivo il paesino ancora addormentato con i riflessi delle luci sul lago! Il sentiero o meglio, la mulattiera parte (paline) di fianco alla bella chiesetta in centro al paese e dopo qualche decina di metri prende subito quota ripida; tutto il percorso sarà un alternarsi di salite e bei tratti in piano. Si cammina ai margini del bosco dell'Alevé.
Dopo questo primo strappo la mulattiera si porta di fianco al rio Vallanta dove si incontra una prima deviazione che si inoltra nel fitto cembreto verso il bivacco Bertoglio.
In seguito un'altra salita porta al ripiano superiore presso le grange Soulieres (m.1932) e le grange Del Rio (m.1988) ed un nuovo bivio per il bivacco Berardo. Questi due bivacchi insieme all'arditissimo Andreotti (a 3200 metri!), sono importanti punti d'appoggio per gli scalatori che si cimentano sulle pareti nord-ovest del Monviso.
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Primo tratto del sentiero: il lago di Pontechianale |
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Rio Vallanta e sentiero affiancati |
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Grange soulieres |
Il sentiero che sto percorrendo é parte del “Giro di Viso”, il famoso anello intorno al Re di Pietra. E' un percorso molto frequentato ma finora non ho ancora incontrato nessuno, forse perché, come faccio sempre, sono partito molto presto. La giornata é abbastanza bella anche se le altissime pareti del Viso nascondono ancora il sole; supero alcuni gias: due asinelli mi guardano curiosi, più in alto una mandria di mucche si avvia al pascolo. Una più impaziente cammina spedita davanti alle altre e le incita con possenti muggiti. La saluto ed intanto ho raggiunto l'ultimo pianoro (Pian Para, m.2350) dove é d'obbligo una sosta perché da questo vasto prato già bellissimo di per sé, si delinea chiaramente la testata del vallone: di nuovo il sentiero corre a fianco del rio oltre il quale si innalzano pareti di rocce levigate, sopra di loro neve e ghiaccio e più su il Monviso. Impressionante.
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Pian Para |
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Monte Losetta |
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Il "campo di pietre" sotto al Passo della Losetta |
Di fronte appare il rifugio Vallanta ancora in ombra dal quale stanno scendendo numerosi escursionisti; altri stanno salendo dietro di me. In alto alla sinistra del rifugio oltre un costone si vede il monte Losetta lui già illuminato anche se nascosto a tratti dal passaggio di nuvole. Riprendo a salire fino a incontrare il sentiero U 13 che mi porterà alla meta. Cammino tra una bella fioritura di stelle alpine fino al gias del Boeuf, un ultima salita e oltrepasso la deviazione per il passo di Vallanta (che prenderò al ritorno per compiere l'anello), poi arrivo ad una vecchia casermetta che se all'esterno presenta un grave degrado, all'interno mantiene ancora i colori sulle pareti di alcune camere. Sono passate più di tre ore dalla partenza ed ecco la prima tappa, il Passo della Losetta (m.2872): un intaglio tra massi di varie dimensioni ed i resti di un antica costruzione all'interno della quale sono ammassate grandi quantità di filo spinato.
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Il lago della Bealera Founsa dalla caserma sotto al passo |
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Vedere la palina! |
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Il Passo della Losetta dal sentiero per la cima omonima |
Non mi soffermo a lungo sul passo e m'incammino subito sull'ampia cresta che in una ventina di minuti mi porta alla seconda tappa, da lassù avrò modo di osservare con calma il panorama. Altri escursionisti stanno salendo e con noi anche qualche nube, non vorrei che guastassero il panorama da un simile balcone. Cima della Losetta (m.3054).
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Cima della Losetta |
Non sono molti, almeno per me, i tremila di tipo escursionistico; questo non presenta nessuna difficoltà se non il dislivello, oltre 1400 metri, per cui sono molto soddisfatto per averlo raggiunto: croce di vetta e quaderno per le firme che però é strapieno. Adesso posso osservare il panorama che mi si apre intorno, grandioso.
A sud il vallone di Vallanta. Ad ovest il vallone di Soustra che sale da Chianale, verde di prati su cui pascolano alcune mandrie
A nord il francese vallone del Guil con al centro il réfuge du Mon Viso, posto tappa per il tour omonimo; da qui si sale al famoso Buco di Viso, il più antico traforo delle Alpi. A nord-est la Punta Gastaldi ed il Visolotto.
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Monviso e Visolotto |
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Vallone di Vallanta |
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Vallone di Soustra |
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Vallone del Guil |
Su tutti incombe imponente il “Re di Pietra” con le sue pareti, i suoi ghiacciai e il caratteristico “Dado “ di Vallanta. Le nuvole che salgono da sud coprono e scoprono il Monviso creando un bel gioco di “cornici intorno alla vetta, ed io sono pronto a scattare nei momenti propizi.
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Il "Re di Pietra"... |
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...incorniciato dalle nuvole. |
Circa 1400 metri! sotto di lui si vede anche il rifugio Vallanta con il lago della Bealera Founsa. E' veramente uno spettacolo che ripaga della fatica. Sarei già appagato così ma il programma é ancora ricco (e lungo). Sceso al passo raggiungo il sentiero che piegando verso nord arriva al Passo di Vallanta (m.2811), un sentiero suggestivo in moderata pendenza tra formazioni rocciose e poco verde, quindi la discesa al rifugio lungo il vallone incassato tra il Viso ed il Losetta. Le nubi che hanno preso il sopravvento danno un'atmosfera quasi autunnale ma l'ambiente severo é sempre bellissimo. Passo alto sul vecchio rifugio Gagliardone ed in breve giungo all'ultima tappa della giornata: il rifugio Vallanta(m.2450), una costruzione dalla forma curiosa che ricalca il “Dado” sopra di lui
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Passo di Vallanta |
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Rifugio Vallanta |
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Punto d'inizio dell'anello: a sinistra per il Passo Losetta, a destra per il rifugio Vallanta |
Un meritato spuntino mentre guardo il lago dalle finestre del rifugio, mi piacerebbe fermarmi a lungo ma la giornata é stata lunga e mi attende ancora la discesa finale.
Ritrovo il bivio U 13 preso al mattino e così chiudo l'anello; ancora qualche foto strada facendo e arrivo a Castello stanco ma molto soddisfatto per questa escursione fantastica. Chi ha un po' di allenamento deve assolutamente provarla per affacciarsi da una posizione privilegiata di fronte al Re di Pietra.
Ciao Osvy, hai compiuto veramente un bel giro. Sono già stato sul Losetta ma passando dal vallone di Soustra. Le foto scattate sono molto belle e d'effetto; quella del Monviso tra le nuvole è stupenda e mi fa già venire la voglia di tornare da quelle parti.
RispondiEliminaComplimenti anche per il sito, ben fatto e utile agli escursionisti.
Ciao, a presto, Elio