Domenica 03-04-2011
Valle Roya: Fontan
Valle Roya: Fontan
Partenza: dai pressi del viadotto ferroviario di Scarassoui (m.483)
Arrivo: borgata Granile (m.1026)
Dislivello: m.543
Difficoltà: facile
Note: Alcuni pannelli esplicativi aiutano a conoscere la vegetazione locale (sono in francese!).
Il bel viadotto ferroviario di Scarassoui non disturba anzi, si inserisce molto bene nel paesaggio delle “Gorges de Bergue”. Il tratto di strada che collega San
Dalmazzo di Tenda con Fontan é forse il più suggestivo della valle: un lungo canyon formato in successione dalle gorge di Paganin, Bergue e Saorge. Percorrendo la strada si rimane colpiti dalla sua bellezza, si comprende la forza dirompente del Roya che ha creato questi anfratti nel corso di migliaia di anni.
Subito in alto appare Bergue inferiore: un gruppetto di case aggrappate alle rocce in buona posizione infatti il sole le mette già in risalto con un bell'effetto.
Salendo piano piano il paesaggio cambia, da un ambiente quasi “marittimo” ad uno più tipicamente alpino, la mulattiera entra in un bel bosco di querce e castagni nel quale si possono ancora vedere le tracce del lavoro dell'uomo che ha domato anche questi luoghi impervi, resti di antichi terrazzamenti ormai invasi dal bosco. Ma intanto ecco apparire oltre un tornante la meta intermedia della mia gita: Bergue superiore (m.821). Un tipico villaggio della valle Roya
con freschi vicoletti che si inseriscono tra le casette ben curate e fiorite.
Per proseguire verso Granile si deve attraversare il paese, mi piace molto percorrere questi vicoli perché ad ogni angolo si vede un bella fotografia del borgo stesso o sulla valle che appare fugacemente tra le case; mi intimidisce anche un po' perché mi sembra di violare l'intimità di queste casette.
Seguendo le indicazioni si esce dal paese e si prosegue sempre su bel sentiero
nel bosco fino a raggiungere Granile (m.1051) dopo circa 50 minuti di cammino. Anche questo piccolo borgo con case vecchie o ristrutturate con rispetto tutte molto curate e fiorite. L'influsso del mare porta la primavera anticipata fin quassù.
La mia gita finisce qui, un piccolo spiazzo sopra al paese é l'ideale per la sosta, da qui posso curiosare sul paese: alcune persone sono intente a sistemare prati e orticelli segno che questo paese (come anche i due Bergue) è ancora vivo, alcune persone ci vivono tutto l'anno e gli altri ci vengono per i weekend e le ferie. Tutti e tre sono raggiungibili da strade asfaltate anche se è più salutare, divertente e interessante arrivarci dal sentiero! Dopo un meritato riposo nella pace di questo posto, ripercorro a ritroso il mio sentiero, c'è ancora una cosa che devo vedere: a metà strada tra Granile e Bergue sul versante opposto si apre il bel vallone di Groa, questo vallone ospita due grandi archi naturali uno dei quali visibile dal mio sentiero così aguzzando la vista e con l'aiuto del binocolo...eccolo laggiù! Nonostante la distanza me lo mostri minuscolo, è comunque bellissimo, uno spettacolo della natura che si può ammirare da vicino percorrendo il sentiero che risale quel vallone anche, ma non sono sicuro, sono un poco nascosti. Anche oggi torno a casa soddisfatto per aver scoperto un altro angolo delle nostre Alpi così belle e sorprendenti.
Considerazione personale: questo itinerario é adatto per le gite primaverili o autunnali quando, tra l'altro, non c'è ancora il traffico intenso di automobili che vanno al mare, il vallone incassato fa da cassa di risonanza ma in una domenica di aprile anche il rumore delle poche macchine viene assorbito dall'atmosfera ovattata di primavera.
Il viadotto di Scarassoui |
Bergue inferiore |
Granile |
Vicoli di Granile |
La parrocchia di Granile si affaccia tra i vicoli |
La primavera è già arrivata a Granile |
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