giovedì 29 settembre 2011

UNO SPECCHIO TRA LE ROCCE: IL LAGO DI NASTA

Valle Gesso: Vallone della Valletta
Partenza: Pian della Casa (m.1762)
Arrivo: Lago di Nasta (m.2800)
Dislivello: m.1038
Difficoltà: Facile
Note: il tratto dal rifugio al lago si svolge su pietraia, affrontato senza fretta non presenta difficoltà.

 Da molto tempo non ero più stato al Pian della Casa in valle Gesso così domenica 11 settembre ho scelto il bel vallone della Valletta per la mia gita e,tra i vari itinerari ho optato per la salita al rifugio Remondino ed al lago di Nasta. Come d'abitudine sono partito prestissimo arrivando alle Terme di Valdieri quando era ancora buio. Un giro nell'area delle Terme, deserte, e via nella tenebrosa strada del vallone.

Mentre risalgo queste strade buie, mi chiedo spesso se non sono stato un po' pazzo a partire così presto poi ogni volta scopro che non sono il solo, c'è sempre chi mi ha preceduto o mi segue; evidentemente il fascino della montagna contagia molte persone. E questo è uno stimolo.
Ricordo qualche anno fa di essere arrivato proprio qui al Pian della Casa all'alba immerso in una fitta foschia: dopo un po' ho visto letteralmente materializzarsi piano piano le cime intorno a me, uno spettacolo fantastico, indimenticabile.


Il Pian della Casa all'alba


Il Remondino ai piedi della Nasta
 Questa mattina c'è già luce e non fa freddo quando mi incammino sul sentiero che sale a sinistra della strada (militare). La quota di partenza è di m.1762 s.l.m.. Il rifugio Regina Elena è seminascosto tra i larici ai piedi dello sperone che con lunga cresta porta alla cima di Ciriegia dividendo il vallone omonimo (a Destra) dal vallone di Balma Ghiliè (a Sinistra).
Il Remondino è lassù di fronte a me su un bellissimo sperone panoramico, sembra vicino ma mi ci vorranno quasi due ore per raggiungerlo; a metà percorso attraverso il rio Assedras ed incontro il bivio per il colle del Mercantour che sparisce subito tra i larici mentre io proseguo in ambiente più aperto fino ad arrivare ai piedi della balza che ospita il rifugio (m.2430).
Il sentiero sale qui incassato e si apre come un sipario una volta arrivati sul poggio finale, ed ecco le vette che formano il massiccio dell'Argentera, un gigantesco anfiteatro: la Madre di Dio, la cima di Nasta e il passo dei Detriti e tutte le vette sulle quali sono state scritte pagine memorabili del nostro alpinismo; la dentellata cresta a sud denominata Catena del CAI rende omaggio ai primi grandi esploratori delle Marittime.


La Madre di Dio


Oltre il rifugio: Fremamorta


La vista si apre salendo verso il lago

...e due laghi di Fremamorta
 Il panorama è imponente, la giornata limpida permette di osservare verso ovest il vallone di Fremamorta, con il piccolo bivacco Guiglia, le cime di Bresses e Tablasses. E la cima di Fremamorta che chiude il vallone sede dei bei laghi omonimi.
Dopo aver contemplato a lungo il paesaggio (ed essermi rifocillato) riparto per salire i restanti 370 metri che mi separano dal lago di Nasta; subito dietro al rifugio parte una traccia di sentiero (N11) che in breve sparisce sulla ripida pietraia, abbondanti segni rossi e gialli e ometti tracciano il percorso. D'ora in poi sono le rocce a farla da padrona e la salita è molto divertente, a volte ci si aiuta un po' con le mani ma senza fretta non ci sono difficoltà; voltandosi si può vedere il rifugio che rimpicciolisce in basso e si possono vedere anche tre dei laghi di Fremamorta sul vallone opposto.


Il "sentiero"...


...segnalato
 In un ora circa arrivo sulla conca terminale a 2800metri dove ai piedi della cima di Nasta, del Baus e del Bastione appare all'improvviso il lago di Nasta:in questo ambiente severo e appartato, lo specchio d'acqua ha un aspetto quasi magico, molto rilassante. Ero già stato qui anni fa ma non ricordavo che fosse così bello.


Sulle sponde del...


...lago di Nasta
 Scendendo incontro un numeroso gruppo di stambecchi con i loro cuccioli, chi riposa, chi mangia, chi passeggia su tutte le rocce intorno: sembrano le guardie del lago...ed in effetti i padroni di casa sono proprio loro.
E' ora di rientrare, molti escursionisti stanno tornando verso il rifugio, altri stanno scendendo dalla Nasta o arrivano dal passo dei Detriti e tutti ci incamminiamo giù verso il Pian della Casa, più o meno stanchi ma tutti soddisfatti per la bella giornata ai piedi dell'Argentera.


Ritorno al Pian della Casa
 Mentre raggiungo la macchina ho ancora un pensiero: quale sarà tra i tanti sparsi intorno, il masso sotto al quale si celerebbe la tomba di Merlino?

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