sabato 28 maggio 2011

UNA GIORNATA NEL BELLISSIMO VALLONE DI UNERZIO

Valle Maira: Vallone di Unerzio
Partenza: Viviere-bivio Colle Ciarbonet (m.1750 circa)
Arrivo: Passo della Gardetta (m.2437)
Dislivello: m. 700 circa
Difficoltà: Facile
Note: Escursione appagante in un ambiente ricco di storia
Pianoro della Gardetta

Il passo della Gardetta è un balcone panoramico sul vasto pianoro omonimo, una sorta di valle sospesa prolungamento del vallone dell'Arma. Si può raggiungere dalla valle Stura (dal colle Valcavera oppure dalla valle Maira risalendo il vallone del Preit; oppure ancora dal magico vallone di Unerzio che parte sul versante idrografico destro del Maira all'ingresso di Acceglio.






Proprio dal vallone di Unerzio sono partito per la mia escursione, anche se lo conoscevo per esserci già stato più volte per altre mete, ogni volta rimango incantato dalla sua bellezza.
Sulla militare verso Prato Ciorliero

Luci e ombre

Si segue la strada che supera dall'alto le borgate di Gheit, Chialvetta, Pratorotondo e Viviere al cospetto del Bric Cassin; credo che soltanto percorrere questa stradina sia già di per se appagante: si ha un assaggio del territorio che ci si appresta a visitare, un territorio ricco storia immerso in una natura possente. La mia auto sale lenta, e non solo perchè la strada è stretta, fino a raggiungere dopo un tornante il bivio per il colle Ciarbonet, (m.1800 circa) di qui finisce l'asfalto ma si potrebbe ancora proseguire io però decido di iniziare la camminata da questo che è il punto naturale di partenza di molte escursioni tutte indicate su paline. Il primo tratto è un crocevia di molti sentieri (Percorsi Occitani, GTA, e altri). Per la Gardetta sentiero S8 della GTA. Chi vorrà intraprendere questa escursione capirà sicuramente perchè è giusto non proseguire in auto. Larici, rocce, acqua in perfetta armonia tra loro; l'argento delle pareti rocciose già illuminate dal sole che escono dal verde intenso del bosco ancora in ombra e vaste aree innevate più in alto. E' sicuramente il posto più bello che ci sia nelle nostre montagne. Io sono un appassionato di storia militare per cui non posso non notare che sto camminando su una strada militare: si notano infatti particolari di manufatti tipici di questo tipo di strade, tratti di canaline di scolo, pozzetti,ecc..L'importanza strategica della zona si deduce subito dalla presenza in alto dell'osservatorio di Rocca Limburny che, unitamente ad altre opere più nascoste sul versante opposto sorvegliava la valle. Quante cose da osservare già alla partenza!
Uno sguardo indietro

L'osservatorio militare di Rocca Limburny

Prato Ciorliero

La strada termina aggirando uno sbarramento naturale (antico pilone) oltre il quale si trova il verdissimo Prato Ciorliero (m.1955), altre paline indicano diversi percorsi tutti molto belli.
Il mio S 8 gira a sinistra salendo lungo il versante sud del Bric Cassin e con pendenza regolare supera il lariceto e prosegue in mezzo ad una bellissima tavolozza di fiori. Di tanto in tanto mi fermo a guardarmi intorno, tutto l'anfiteatro della testata della valle è solcato da tantissimi sentieri militari che salgono a casermette e postazioni sulle creste. Riesco a notare una caserma in posizione impossibile (credo sotto al Bric Content). Intanto arrivo, quota m. 2300 circa, dove altre opere fortificate difendevano il passo, al limite della neve; finalmente posso indossare le ciastre per l'ultima parte della salita. Ed ecco l'ampio passo della Gardetta (m.2437). Un vento forte ed insistente non m'impedisce di fermarmi ad osservare l'ampio pianoro omonimo che si apre di fronte;
Testata del vallone


Una delle opere di sbarramento sotto al Passo della Gardetta

è magnifico, lo sguardo spazia fino al lontano colle di Valcavera, in basso il rifugio della Gardetta ricavato dal complesso delle casermette. La neve copre le tracce dei basamenti delle “trune” antichi spartani ricoveri per soldati. Inconfondibile l'elegante mole della Rocca la Meja, regina della valle.
Volendo dal passo si potrebbe ancora salire al panoramico monte Cassorso (m.2776) ma il vento mi fa desistere, non importa, cosa posso chiedere ancora ad una giornata così ricca di spunti fin dai primi passi? Decido quindi di scendere con iniziale divertente pattinata sulla neve fino ad un cucuzzolo panoramico che avevo notato salendo, a picco su prato Ciorliero. Ottima posizione per una lunga pausa pranzo e osservazione attenta del grandioso scenario che ho davanti. Sarei rimasto ore in contemplazione ma, ahimè si deve tornare. Non è la prima volta che vengo in questa valle, sicuramente ci tornerò presto...

Il vallone di Unerzio

Il bel sentiero per il Passo della Gardetta (sullo sfondo)

Vista panoramica su Prato Ciorliero


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