domenica 11 novembre 2012

Passeggiata tra le borgate di San Michele di Prazzo

PASSEGGIATA TRA LE BORGATE DI SAN MICHELE DI PRAZZO


Valle Maira: vallone di San Michele di Prazzo
Partenza: Borgata Chiesa (m.1353)
Arrivo: Grange Chiotti (m.2020)
Dislivello: m.667
Difficoltà: facile
Note: dopo questa gita è doveroso tornare in estate per salire sul Chersogno


Il monte Chersogno

Le giornate di ottobre sono ideali per tranquille escursioni nelle nostre valli; sicuramente si può ancora salire in quota ma l’atmosfera tipica di questo mese invita a piacevoli camminate più a valle alla scoperta di suggestivi angoli di territorio.  Per questa gita si deve risalire la valle Maira fino a Prazzo, dove si gira a destra (indicazione) fino a raggiungere San Michele di Prazzo (m.1353)  nel vallone omonimo. Lasciata l’auto inizia un bell’anello che, lungo la strada “bassa”, tocca cinque borgate; poi per il ritorno seguendo la strada “alta” s’incontrano ancora ben sette borgate. Si cammina sempre su strade.



 
Appena scesi dalla macchina si rimane subito colpiti dalla chiesa e dall’ex palazzo comunale riccamente affrescati, è questo il borgo (Borgata Chiesa) più grande e popolato, in passato sede del comune autonomo di San Michele;
San Michele di Prazzo

in breve si supera la prima borgata: Villa, la strada avanza a fianco del rio e di fronte, sopra la chioma degli alberi sale altissimo (m.3026) ed elegante, il Chersogno: montagna simbolo di questa valle. Prima di un tornante una brevissima deviazione presso un antico mulino porta su un poggio sul quale è posta Castiglione (m1469) caratterizzata da vicoli che sembrano entrare direttamente nelle case. Proseguendo
Castiglione

Raina

ecco Raina (m.1556), questo villaggio si presenta come in una cartolina: già fuori dal bosco lascia intravedere la testata del vallone con il suo Monte; questo piccolo borgo pochi decenni fa aveva ancora una scuola elementare.  Le case della minuscola Pellegrino (m.1596) sono tutte ottimamente ristrutturate in pietra e legno, più avanti su un costone ci sono due piloni curiosamente rivolti uno verso l’altro: in quello rivolto a monte c’è una bella scultura lignea  di Madonna con bambino. Da questa bella posizione si può vedere il percorso fatto e quello che rimane prima del “giro di boa” e infatti laggiù oltre i pascoli si trova Campiglione (m.1714) annunciata da un bel pilone con crocefisso. Interessante vedere l’architettura di queste case alcune anche imponenti
Campiglione
  
Poco prima del paese parte a destra la, ora sterrata,  strada alta che tornando verso San Michele tocca le borgate più alte. Arrivati a questo punto, non si può tralasciare la deviazione che s’incontra dopo un paio di tornanti che porta alle grange Chiotti (m.2020) dove termina la strada e parte il sentiero che sale ai 3026 metri del Chersogno; la nebbia nel frattempo avvolge il monte che non si vedrà più per il resto dell’escursione. In una giornata limpida la sua sagoma imponente sulle grange è uno spettacolo impagabile ma anche con questa foschia nella quiete di questa giornata è molto suggestivo, la pace di che si prova quassù ha qualcosa di magico; voltandosi indietro si vede del fumo che sale da qualche borgata e questo da la sensazione di essere tornati indietro al tempo in cui questo vallone era ancora densamente abitato.
Le grange Chiotti
 
 Salendo incontro il “cantunè” di Prazzo che sta facendo un controllo delle acque, mi fermo a parlare con lui e rimango colpito dal suo amore per questa valle;  finché ci saranno persone così, la montagna continuerà a vivere.  Anche qui tutte le grange sono perfettamente restaurate, segno che questo luogo non è completamente abbandonato. Fortunatamente è così per tutta la valle. Dopo la pausa pranzo mi dispiace un po’ dover ripartire, tornato al bivio seguo la strada alta, nel suo primo tratto taglia il selvaggio vallone che scende dal monte Ciarmetta (un cartello vieta il transito delle auto dei turisti); la prima borgata è De Coustan (m.1714): una fila di caseggiati rurali addossati l’un l’altro, su una finestra noto una vistosa croce con a fianco quella che sembra una targhetta, purtroppo  non riesco a leggere.  Man mano che si avanza il territorio si fa più dolce fra boschi e prati sui quali molte mandrie stanno ancora pascolando tranquillamente, tutto intorno è un simpatico concerto di campanacci. Dopo Ferreri una breve deviazione porta a Cesani (m.1591), abitata da una miriade di… simpatici animali da fattoria! Questa borgata si trova un centinaio di metri “sopra” San Michele. Proseguendo s’incontrano ancora le borgate Allemandi (m.1560) e San Vittore (m.1436), poi un tornante porta dentro San Michele; niente di meglio che girare tra i vicoli del paesino e fermarsi per un riposo sulla piazza ad ammirare le pregevoli facciate della chiesa e del palazzo ex comunale chiudendo così un’escursione molto bella al cospetto del Chersogno che…si può vedere…anche se non si vede.
Ecco altre foto di questa escursione.



I piloni vegliano sulla valle

Il Chersogno dov'è?


Borgata De Costanzi


B.ta Cesani, scusate le terga!
 

Borgata Villa
Alla prossima. Osvy.

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